Presentatori
Ing. Francesco Palloni – SmartCAE
Partner

Descrizione Webinar
SmartCAE e Tech-Value presentano Simcenter 3D la soluzione di Siemens Digital Industries Software che permette le verifiche strutturali, dinamiche e termiche tipiche del settore Aerospace.
Interverrà Ing. Riccardo Corsini, Titolare di Highftech Engineering che parlerà delle motivazioni che hanno spinto l’azienda a scegliere la piattaforma Simcenter 3D e dei benefici ottenuti:
- Piena compatibilità con gli standard di riferimento del settore grazie al solutore NASTRAN integrato.
- Integrazione fra modello geometrico e analitico che velocizza il ciclo di analisi e le iterazioni di progetto.
- Supporto di simulazioni multidisciplinari per la realizzazione del Digital Twin del prodotto.
Nel corso del seminario è prevista una sessione di Domande e Risposte per sottoporre quesiti tecnici ai nostri esperti per approfondire il funzionamento del software.
Chi è Highftech Engineering
Highftech Engineering da più di vent’anni svolge attività di ricerca e sviluppo in settori ad alto contenuto tecnologico come quelli aerospaziale, automotive e materiali compositi.
introduzione
Vi ringrazio, buongiorno a tutti voi e benvenuti a questo seminario dedicato all’analisi ad elementi finiti nel settore spazio. Anche se si tratta di un argomento molto particolare e di nicchia vi comunico che già ieri avevamo superato il tetto delle 100 iscrizioni e che stamattina abbiamo ricevuto anche altre richieste. Per questo motivo vogliamo ringraziarvi molto per la partecipazione, l’adesione a questo seminario e speriamo di essere all’altezza delle vostre aspettative. Questo webinar fa parte di un nuovo format che abbiamo lanciato insieme a Tech-Value da qualche tempo e che prevede la partecipazione di un utilizzatore delle nostre tecnologie, delle tecnologie che proponiamo, che spiega il suo punto di vista, i punti di forza, i benefici degli strumenti che utilizza nel suo lavoro quotidiano. Oggi abbiamo con noi l’ingegner Riccardo Corsini di Highftech Engineering, azienda specializzata nella produzione di dispositivi per il settore spazio. Ora non voglio rubare spazio alla presentazione di Riccardo, nel senso sarà lui poi a descrivere molto bene la sua realtà, la sua azienda, quello che fanno e quelle che sono le loro applicazioni. Insieme a me e a Riccardo c’è anche Davide Ranaldo di Tech-Value a cui passo la parola per una breve introduzione, per spiegare diciamo la collaborazione che c’è tra SmartCAE e Tech-Value.
Grazie Francesco!
Perfetto, vi chiedo solo conferma se mi vedete, vedete un po’ la slide. Intanto buongiorno a tutti, grazie Francesco e grazie anche all’ingegner Corsini, io sono Davide Ranaldo mi occupo di marketing in Tech-Value, non vi ruberò troppo tempo. Volevo giusto fissare quella che è l’agenda di oggi e dopo di me prenderà la parola Francesco che posizionerà SmartCAE e farà una breve introduzione su quelle che sono le potenzialità della suite Simcenter e poi passeremo la parola appunto all’ingegner Riccardo Corsini che ci mostrerà casi d’uso e ci parlerà della sua esperienza diretta, dell’esperienza di Highftech Engineering, con l’utilizzo di questa suite di Siemens. Per chi di voi non ci conoscesse, chi è Tech-Value? Tech-Value è partner Siemens, il top partner italiano per le soluzioni CAD, CAM, CAE e PLM di Siemens e siamo parte di Vargroup, magari ai più questo nome è già conosciuto. Il nostro obiettivo è quello di supportare le aziende nella loro transizione digitale, trasformazione digitale, grazie alle soluzioni di cui siamo rivenditori quindi CAD, CAM, CAE e PLM. Come ho già detto siamo parte di Vargroup e abbiamo anche oltre che in Italia anche sedi all’estero mediante la nostra controllata PBU in Germania. Questo è un po’ il portfolio di soluzioni che offriamo al mercato per la realizzazione di quello che tutti conoscete oramai, il Digital Twin dei prodotti, lo avete sentito in tutte le salse, quindi partendo dalle soluzioni CAD, NX e Solid Edge, arrivando alle parti di CAM con NX ed Esprit e quelli che sono appunto il Digital Twin di performance col topic di oggi che è Simcenter 3D. A questo si uniscono varie soluzioni che escono dall’ufficio tecnico prettamente, come appunto le soluzioni PLM e quelle di costificazione o documentazione. Prima di passare la parola a Francesco volevo posizionare un tema che dalle aziende italiane sentiamo essere sempre più presente e sempre più importante che è quello del Piano Transizione 4.0, magari voi lo conoscete già, ma ci tenevo a ribadire questo discorso, perché fino al 31/12/2022 con progetti da realizzare non oltre il 30 giugno 2023 è attivo appunto il credito d’imposta del 50% su tutte le soluzioni, tra cui appunto anche Simcenter 3D, per quelle che loro chiamano soluzioni 4.0, quindi software. Ovviamente per investimenti fino a 300 mila euro è necessaria una dichiarazione del solo legale rappresentante non della perizia, ovviamente non vado a fondo su questo discorso, era solo per porre l’accento su questa opportunità che vista la congiuntura economica nella quale siamo oggi è comunque interessante. A questo punto io Francesco ti ripasserei la parola. Vi ringrazio per l’attenzione e ci risentiamo alla fine. Dunque due parole anche su SmartCAE. SmartCAE è una realtà operativa dal 2002, quest’anno celebriamo 20 anni di attività. Siamo un gruppo di lavoro di 10 ingegneri calcolisti e la nostra attività di business è ripartita tra la rivendita e il supporto tecnico e il mentoring su soluzioni di simulazione e attività di consulenza ingegneristica. Vedo molti di voi partecipanti già ci conoscono, vedo però anche molti nomi nuovi. Quello di cui ci occupiamo essenzialmente è calcolo strutturale, simulazione fluidodinamica, in particolare il tema dei materiali compositi laminati. In questi anni di attività abbiamo sviluppato e maturato partnership con varie realtà e in particolare siamo partner di Siemens Digital Industries Software per quanto riguarda le soluzioni di simulazione al calcolatore. Questa partnership è veicolata e supportata da Tech-Value che come diceva Davide poco fa è il principale rivenditore di soluzioni Siemens in Italia, di tipo CAD, CAE e PLM. Nell’ambito di questa collaborazione SmartCAE si occupa delle attività di prevendita, quindi dimostrazione, qualifica del bisogno del cliente, l’attività di rivendita, la fornitura del software e l’attività di post vendita legata al supporto tecnico, la formazione e soprattutto il mentoring, aiutare il cliente a implementare con successo la propria soluzione CAE, la soluzione CAE che ha acquisito all’interno del proprio workflow. In particolare per dare dei nomi alle soluzioni che supportiamo e rivendiamo, per quanto riguarda l’analisi FEM e l’analisi multidisciplinare Simcenter 3D che è lo strumento di cui parleremo abbondantemente oggi, ma anche la soluzione Femap e per quanto riguarda il tema dell’analisi fluidodinamica Star-CCM+ che è riconosciuto come il software di riferimento di mercato per quanto riguarda questo tipo di disciplina, ma anche lo strumento da progettisti FloEFD, in particolare per quanto riguarda il tema dei materiali compositi stiamo seguendo i clienti che si sono strutturati o pensano di strutturarsi con la soluzione Fibersim di Siemens.
Prima di entrare nel vivo della presentazione di Corsini e di Highftech, due parole su Simcenter 3D, perché ritengo sia utile spiegare che cos’è.
Simcenter 3D
Simcenter 3D è un ambiente di simulazione multidisciplinare, le cui funzionalità sono in qualche maniera rappresentate da questa torta, è uno strumento che è costruito sul cuore di un modellatore molto potente che si chiama Engineering Desktop e sul quale vengono innestate funzionalità di analisi strutturale, dinamica, durability, additive, elettromagnetismo, compositi, analisi termiche, fluidodinamica, acustica e chi più ne ha più ne metta. Di anno in anno, con lo sviluppo del software e dell’acquisizione di nuove aziende da parte di Siemens, nuove tecnologie di simulazione vengono implementate all’interno di questa piattaforma. Rispetto agli strumenti tradizionali Simcenter 3D essendo basato su un motore geometrico che di fatto è derivato dal CAD NX, quindi un modellatore di tutto rispetto, permette, grazie all’associatività tra modello geometrico e modello a elementi finiti, un processo CAE più veloce. Il fatto di avere un’unica piattaforma, un unico modellatore che gestisce tutte le discipline, permette di passare facilmente da un tema all’altro, dall’analisi strutturale all’analisi dinamica, ma anche all’analisi termica e fluidodinamica con dei workflow guidati che aiutano il progettista, l’analista a eseguire queste simulazioni. Il terzo punto di forza è quello di essere un ambiente aperto, Simcenter 3D di fatto usa i propri solutori per fare l’analisi, ma non solo, può essere utilizzato anche in abbinamento ad altri software di Analisi FEM come per esempio Ansys piuttosto che Abaqus per beneficiare di tutte queste tecnologie di modellazione e di simulazione multidisciplinare in un ambiente eterogeneo che non necessariamente deve essere soltanto basato sulla piattaforma Siemens. In questa slide molto rapidamente spiego uno dei vantaggi di Simcenter 3D che è legato al flusso di analisi, il processo CAE tradizionale, che è diviso essenzialmente in una fase iniziale di progettazione, dopodiché le informazioni vengono passate all’analista, il quale si occupa di realizzare il modello agli elementi finiti, viene fatta l’analisi, dopodiché vengono valutate le performance del prodotto. Questo si traduce essenzialmente in attività che vanno dalla gestione del dato CAD, la sua importazione, la sua modifica e trattamento per renderlo fruibile per la costruzione del modello CAE, la parte di meshatura che è anche questa una delle parti più onerose a livello di tempo-uomo da dedicare alla modellazione, applicazione di cariche e vincoli, condizioni al contorno, soluzione e poi interpretazione dei risultati con il post-processing. Simcenter 3D, in questo breve video vediamo uno dei vantaggi principali di Simcenter che è l’associatività tra modello geometrico e modello analitico. Quindi in questo video viene mostrato molto rapidamente un Wizard di analisi strutturale con il quale viene creata, in questo caso su una singola parte, in automatico la mesh agli elementi finiti del componente e venga valutato praticamente quelle che sono le prestazioni iniziali applicando i vincoli su queste superfici e andando poi ad applicare i carichi su altre superfici. Quindi fin qui niente di nuovo sotto il sole, nel senso questo è tipicamente quello che fa un software di analisi integrato nel CAD. La differenza grossa con Simcenter 3D è da questo punto in poi, il fatto di beneficiare della tecnologia sincrona di Siemens e dell’associatività tra modello geometrico e modello FEM. È possibile fare modifiche importanti alla geometria mantenendo l’associatività del modello, quindi con un semplice comando update si possono aggiornare, quando ovviamente la geometria è predisposta, come in questo caso è possibile aggiornare facilmente il modello, lavorando su una geometria che non è nativa, questa geometria può essere importata da Catia può essere importata da Solidworks può essere importata da altri ambienti che non sono necessariamente Siemens e con Simcenter 3D è possibile fare questo tipo di operazioni e di modifiche geometriche direttamente sul modello. Questo si traduce all’atto pratico non solo nel fatto di avere un’analisi iniziale più rapida, quindi accorciare il tempo di creazione della prima analisi, ma soprattutto il fatto di poter aggiornare molto più rapidamente il modello FEM durante le iterazioni di risoluzione dei problemi o di ottimizzazione delle prestazioni del prodotto. Io a questo punto ho concluso la parte diciamo introduttiva e lascio la parola all’ingegner Corsini di Highftech il quale ci illustrerà quelli che sono diciamo i benefici che ha riscontrato l’utilizzo di Simcenter 3D oltre a quello che abbiamo appena visto dell’associatività tra geometria e modello analitico, passo la parola a Riccardo.
l'esperienza di highftech
Buongiorno, buongiorno a tutti. Vedete il mio schermo? Si.
Perfetto, allora spendo due parole giusto per raccontare chi siamo e cosa facciamo. Allora Highftech è una piccola azienda modenese nata nel 2000. È nata con lo scopo di fornire un supporto alle grosse aziende aerospaziali per lo sviluppo di sistemi meccanici appunto in questo settore. Quindi sostanzialmente noi partiamo dalle specifiche del cliente, arrivando quindi a progettare e costruire e qualificare sotto sistemi meccanici che possono essere utilizzati o su stazione spaziale, su moduli lunari prossimamente, su satelliti o payload per la stazione spaziale internazionale. In genere si parla di payload scientifici, cioè che hanno lo scopo di realizzare esperimenti in microgravità, che quindi sulla terra potrebbero essere fatti, che vengono svolti sulla ISS, l’International Space Station. Poi grazie diciamo all’esperienza acquisita in questo settore ad alto contenuto tecnologico, facciamo anche dei progetti di ricerca in settori più strettamente industriali, proprio sfruttando la nostra esperienza che deriva dal settore Space. Quindi sostanzialmente noi lavoriamo per grossi player aerospaziali europei, Airbus fra tutte, in Francia, Germania, Spagna, Inghilterra e da poco anche Italia, Thales Alenia Space, Leonardo, OHB, Ruag eccetera. Sono i grossi player aerospaziali in Europa. Invece nel settore più strettamente industriale lavoriamo con aziende metalmeccaniche che necessitano di ottimizzare o sviluppare componenti o sistemi meccatronici. Qui vi faccio vedere qualche esempio, allora in alto a destra si vede un payload scientifico che è quella scatola nera che l’astronauta sta posizionando all’interno degli ISS per appunto attivarla e poterla utilizzare si chiama Geoflow Experiment Container è un sistema abbastanza complesso che è sviluppato con Airbus per lo studio dei moti dei fluidi in microgravità. Invece di sotto c’è un’applicazione più industriale, di una struttura in materiale composito sviluppata in collaborazione con la scuola Sant’Anna di Pisa come esoscheletro per applicazioni di realtà virtuale. Qui qualche altro esempio un po’ più di dettaglio di componenti aerospaziali, in questo caso si tratta di Flight Hardware per l’International Space Station, dove si evince che naturalmente l’hardware deve essere molto compattato, ci sono limiti di spazio, di dimensioni, naturalmente di peso, quindi sono tutte strutture molto, come vedete, ricamate di macchine utensile proprio per riuscire a ottenere pesi contenuti.
Allora qual è la problematica principale del nostro settore? Nel nostro settore spesso ci troviamo a sviluppare dei sistemi partendo quasi da un foglio bianco, con la necessità di costruirne un esemplare e quell’esemplare deve funzionare. Senza avere la possibilità, naturalmente, di testarlo al 100% nel vero ambiente, perché naturalmente a terra si possono fare dei test di simulazione, ma non si riesce a riprodurre esattamente le condizioni di lavoro in orbita e soprattutto ne dobbiamo appunto costruire uno senza avere spesso la possibilità neanche di fare manutenzione dopo la sua messa in funzione, quindi manca tutta la parte di messa a punto del prodotto che si ha invece nell’industria più tradizionale tipo l’automotive, dove si fanno i prototipi, si provano su strada e si va a utilizzare il prodotto di conseguenza. Quindi l’unico strumento che abbiamo per poter verificare, o per lo meno uno degli strumenti che abbiamo per poter verificare la bontà della nostra progettazione è la simulazione. Quindi sia a livello di analisi strutturale che termiche che termomeccaniche, ne abbiamo da farcene venire a noia.
In particolare per quanto riguarda le analisi strutturali abbiamo diversi environment che spesso dobbiamo diciamo valutare per la verifica appunto strutturale da un aumento a terra, relativi al carico di trasporto e di endling di integrazione, poi ci sono tutti environment di lancio e gli environment in orbita.
Tutti questi environment poi vanno combinati tra loro, va considerato anche l’accoppiamento termomeccanico con le controparti, dobbiamo garantire spesso il funzionamento anche in caso di Single Failure, quindi dobbiamo simulare anche tutte le possibili rotture per applicare il cosiddetto approccio Fail Safe, cioè in caso di rottura, per esempio, di una vite tutte le altre devono poter continuare a sostenere il componente senza perdita di funzionalità.
Quindi la quantità di analisi da fare anche su piccoli componenti o su semplici strutture è molto lunga.
In campo dinamico abbiamo naturalmente requisiti sulle frequenze proprie e naturalmente sull’integrità strutturale sotto carico dinamico, in genere dovuto ai carichi di lancio, quindi abbiamo degli spettri di Random o di Sign da dover applicare per verificare la funzionalità dei sistemi, quindi si parte dalle analisi delle frequenze proprie e si va poi analizzare nel dettaglio cosa succede durante l’applicazione dei carichi dinamici. Abbiamo spesso dei gradienti termici anche molto importanti che quindi implicano dover studiare anche gli accoppiamenti con contatto delle varie parti, proprio perché le dilatazioni termiche possono essere significative. Si arriva a temperature, in questo caso qui anche nemmeno tanto basse, perché arriviamo a -75°, però ci sono casi in cui si arriva anche sotto il -100°.
Oltre all’analisi strutturale, abbiamo problematiche di scambio di calore, quindi sfruttando la piattaforma che consente appunto analisi multidisciplinari e anche la fluido-termodinamica può essere analizzata all’interno di Simcenter, consentendo di dimensionare non solo dal punto di vista strutturale, ma anche dal punto di vista termico componenti come per esempio le cold plate che sono usate spesso nel nostro settore, proprio perché mancandola la convenzione naturale spesso ci sono problemi di raffreddamento anche delle unità elettroniche, dei motori diciamo che vengono utilizzati.
Allora, perché Simcenter? Dunque, noi abbiamo sempre avuto problematiche da dover affrontare con solutore di tipo Nastran, proprio perché nel settore nostro è quasi mandatorio utilizzare questo solutore, e spesso, in passato, avevam diciamo molte delle attività era dovuta alla diciamo alla preparazione partendo dal modello del modello CAD per realizzare le mesh per poter fare poi le analisi per implementare le modifiche e per ottimizzare la struttura. Per di più la non completa interdisciplinarietà delle analisi rendeva il tutto ancora un po’ più complicato, quindi nell’ottica di velocizzare il pre-post, nell’ottica di velocizzare anche l’analisi dei risultati, di verificare condizioni anche complesse appunto come la Fail Safe, quindi andare a togliere le viti più sollecitate per simulare appunto la loro rottura. Diciamo Simcenter si è rivelata essere una soluzione molto efficiente per tutto questo tipo di attività, in particolare noi spesso utilizziamo mesh a shell, soprattutto nella fase di ottimizzazione della struttura, perché consentono di variare elementi come lo spessore, velocemente, che però hanno necessità di una preparazione dei dati CAD un po’ più lunga che Simcenter però ci ha risolto molto velocemente.
Per concludere, qui riassumo brevemente i vantaggi della piattaforma che abbiamo scelto, l’integrazione CAD-CAE che risulta molto potente, la compatibilità col mondo Nastan, perché Simcenter come soluture, il Nastran di Siemens un pre-postprocessor completo che appunto permette anche velocemente di applicare le modifiche che si rendono necessarie dalle varie analisi e poi la simulazione multidisciplinare per cui la fluidodinamica e l’analisi strutturale può essere combinata sugli stessi modelli.
Non so se avete qualche domanda su quanto presentato? Allora sulla diciamo gli utenti se hanno delle domande da sottoporci possono farlo usando il pannello delle domande e risposte che è presente in GoToWebinar. Io nel frattempo mentre aspettiamo che le persone ci sottopongano delle domande riprendo un attimo il controllo e diciamo arriviamo un po’ alla fase di chiusura della presentazione, prima appunto della sessione di domande e risposte.
conclusioni
Ho riportato questa slide con la quale abbiamo aperto il webinar, nella quale riportiamo i benefici di Simcenter 3D e tra questi diciamo riporto anche due che sono emersi dalla presentazione di Corsini. La prima cosa che mi ha colpito, il discorso della compatibilità con il mondo Nastran, quindi di fatto Simcenter 3D per la parte di analisi strutturale e di analisi dinamica utilizza il solutore Simcenter Nastran che è un Nastran a tutti gli effetti e che viene accettato per le applicazioni nel settore non solo nel settore Aerospace, ma anche nel settore Difesa e in quello Automobilistico, per cui si tratta di un ambiente di analisi i cui risultati sono accettati e riconosciuti nel mondo.
Un altro aspetto che emerge è quello racchiuso nel primo box, quello del processo CAE più veloce ed è il fatto che con l’Engineering Desktop si riesca a fare modellazione FEM evoluta, quindi partire da una geometria 3D creata magari con Catia o Solidworks, estrarre il piano medio della geometria, per fare poi una modellazione a shell. Quindi non necessariamente doversi accontentare di un modello agli elementi finiti diciamo automatico, fatto a tetraedri, ma avere la possibilità di creare dei modelli FEM molto dettagliati come quelli che abbiamo visto nella presentazione di Corsini. Prima di chiudere promemoria, anche qui il discorso del credito di imposta al 50%, con il quale abbiamo aperto che è un’opportunità molto interessante per le aziende, soprattutto in questo periodo in cui ci sono incertezze ed è importante riuscire a fare diciamo Saving il fatto di poter beneficiare di incentivi che permettono di fatto ridurre del 50% il costo di un investimento su tecnologia CAE è importante. Se volete approfondire questo tema potete mandarci un’email a me o a Davide a valle di questo seminario, oppure andare a consultare diciamo questa pagina web nella quale abbiamo riportato i punti principali.
Ho una domanda che, allora, giusto l’ultima slide e poi chiudiamo con la sessione di domande e risposte. Se volete approfondire la conoscenza di Simcenter 3D potete visitare il sito in italiano che abbiamo costruito intorno a questo prodotto al link simcenter-3d.smartcae.com oppure anche in questo caso usando il QR Code.
domande e risposte
La domanda si chiede se è possibile fare analisi termiche di PCB e componenti elettronici, magari anche con modelli specifici per i componenti come 2R o Delfi.
Allora non so se Riccardo è in grado di rispondere se no posso rispondere io.
In linea di principio direi che è possibile, ora non conosco in dettaglio che tipo di componenti lì elencati nella domanda, ma direi che si tratta semplicemente di mettere giù le caratteristiche termiche del componente, delle potenze dissipate e si possono sicuramente eseguire questo tipo di analisi. Non so se Francesco te hai qualche…
Sì allora per questo tipo di analisi esistono anche dei Tool specifici che permettono di fare l’analisi, sia l’analisi termica dei sistemi elettronici che in particolare l’analisi termica dei sistemi spaziali, quindi sono strumenti verticali che automatizzano anche la definizione delle caratteristiche termiche, in particolare c’è un modulo che permette di importare i disegni CAD elettronici e da questi automaticamente Simcenter 3D costruisce il modello 3D termico di una PCB con tutti i componenti installati sopra pronto per girare, per cui la risposta è diciamo sostanzialmente sì, eventualmente possiamo approfondire questo tema diciamo nei prossimi giorni.
Abbiamo altre due domande che sono arrivate.
Qualche informazione in più, se è possibile avere qualche informazione più sul discorso di poter modificare le geometrie, quelle importate per creare nuove configurazioni per il FEM. In genere, quindi un commento, in genere e gestire le geometrie importate è molto difficile e crea danni. Grazie.
Se puoi riportare la tua esperienza Riccardo.
Ma sì, diciamo che la forza del Simcenter appunto è avere integrato il CAD NX che consente di modificare geometrie non native in modo semplice, nel senso che ora te sai maggiormente i dettagli di queste del CAD NX Francesco, comunque quindi anche geometrie non native importate da uno step possono essere modificate facilmente, semplicemente con delle operazioni spostamento o modifica di elementi geometrici, senza che sia per forza parametrizzato all’interno del software. Insomma, questa è la grossa Delta in più che offre questo strumento.
Anch’io faccio una chiosa a quello che ha appena detto Corsini, essenzialmente ci sono due scenari importanti, il caso in cui voglio, faccio l’analisi, vedo che la risposta del sistema del modello magari non è in obiettivo decido di fare delle modifiche direttamente all’interno di Simcenter 3D per migliorare le prestazioni. Questo riesco a farlo grazie al motore geometrico di NX che usa la tecnologia sincrona di Siemens che è una tecnologia di modellazione diretta che mi permette di fare comandi come sposta faccia o dove non necessariamente devo cambiare un unico dettaglio, ma posso raggruppare zone del modello e apportare delle modifiche sostanziali e questo è uno scenario. Quindi ho la libertà di modificare la geometria dentro Simcenter 3D e alla fine quando ho ottenuto il componente che rispetta le prestazioni desiderate posso esportare uno step e un parasolid, lo restituisco ai disegnatori che procedono poi all’industrializzazione, scenario A.
Lo scenario B è invece, ho il modello di elementi finiti dell’assieme, arriva dall’ufficio tecnico il cliente mi dice guarda che questi componenti sono cambiati e li devo sostituire in un modello già esistente. Ecco in questo caso con Simcenter 3D c’è un comando di sostituzione delle parti che automaticamente va a fare una scansione della morfologia della parte e va a ripetere quei comandi di semplificazione e defeaturing che ho fatto sulla parte originaria. È un comando molto potente e anche questo mi permette di ridurre al minimo il dolore che si prova nel dover aggiornare un modello FEM esistente andando a sostituire alcune parti. Spero di aver risposto a questa domanda.
Abbiamo l’ultima domanda che è di un utilizzatore che usa Simcenter, che usa SolidEdge e Femap e che mi chiede rispetto a Femap quali sono i pro e i contro.
Allora comincio subito con il contro che è il prezzo. Nel senso Simcenter 3D è uno strumento che si colloca su una fascia superiore rispetto al Femap, però con diciamo le nuove politiche di Siemens commerciali e quindi la possibilità di avere licenze anche in abbonamento di fatto rendono accessibile anche alla piccola e media impresa. Per quanto riguarda i pro oltre a quelli che abbiamo già visto finora legati alla velocità di gestione della geometria le cose principali che lo differenziano rispetto a un Femap sono l’associatività che si diceva, l’associativa CAD-FEM, ma soprattutto il fatto di avere accesso a tutte le discipline multi fisiche quindi la dinamica, la termo-fluidodinamica, il multi-body, l’elettromagnetismo, l’acustica, grazie a una formula di licenza che prende il nome di licenza token, che tra le altre cose è il tipo di licenza che utilizza anche Highftech, dove si hanno a disposizione tutte le discipline. Quindi in base a un plafond di token disponibili sul server si possono utilizzare praticamente tutte le discipline, tutte le fisiche disponibili in Simcenter 3D.
Riccardo non so se puoi parlare un po’ della tua esperienza con le licenze token. Sì diciamo è il grosso vantaggio di poter avere praticamente tutti i pacchetti della piattaforma disponibili nei limiti appunto dei token che uno ha acquistato. Questo permette diciamo di soprattutto per alcune diciamo tipo l’analisi non lineare che non viene fatta giornalmente, quindi sono attività più specifiche fatte ogni tanto, io posso usare ogni tanto i token per appunto fare questo tipo di analisi o per fare l’analisi termica, naturalmente non le posso fare contemporaneamente lo stesso giorno, ma questo diciamo consente con una spesa più bassa di avere a disposizione praticamente tutti i pacchetti nell’ambito dei token acquistati. Questo è sicuramente un grosso vantaggio perché evita di dover comprare N licenze di pacchetti che magari usiamo raramente che però quando che servono ci vogliono e quindi è una gestione molto più flessibile dal punto di vista diciamo dell’utilizzatore di queste dei vari pacchetti ecco.
Tra le altre cose possono essere usate in due contesti, da una parte potenzialmente potrei avere un unico utilizzatore di Simcenter 3D che deve usare di volta in volta le varie discipline e quindi invece di comprare tutti i moduli di Simcenter3D, compro un pacchetto di gettoni e con quelli riescono ad utilizzare tutte le funzioni del software. Quindi questo è uno scenario, l’altro scenario invece è quello ho un gruppo di lavoro misto dove ho persone che si occupano di calcolo strutturale, chi di analisi termica, chi di fluidodinamica, chi di altro, in questa maniera e è logico aspettarsi che non saranno tutti contemporaneamente presi a utilizzare le funzioni del software, in questa maniera riesco a fare efficienza, a mettere a disposizione di tutti gli utilizzatori gli strumenti che servono per il loro lavoro, ma riesco anche a fare efficienza da un punto di vista economico, perché non ho la necessità di comprare moduli eventualmente ridondanti per tenere alimentati tutti gli utilizzatori. Quindi questo è un grosso vantaggio, chiudo la risposta perché la nota era legata al fatto che sta utilizzando SolidEdge, non ci sono problemi a importare dentro Simcenter un assieme assieme SolidEdge e rimandare indietro una matematica Simcenter a SolidEdge in quanto condividono il solito motore parasolid di Siemens e abbiamo diversi clienti che usano il CAD SolidEdge in abbinamento a Simcenter per fare l’analisi strutturale, per cui eventualmente anche qui siamo disponibili a organizzare un incontro di approfondimento.
Non ci sono altre domande per cui io ringrazio molto Riccardo Corsini per la partecipazione a questo evento e eventualmente se nelle prossime ore, nei prossimi giorni dovessero venirvi in mente altri quesiti da sottoporci, potete inviarli a me piuttosto che a Davide Ranaldo di Tech-Value e poi provvederemo noi a diciamo a girarle a Highftech per una risposta.
Ottimizzazione della distribuzione degli spessori
In questo episodio vediamo come ricavare automaticamente la distribuzione degli spessori per parti realizzate con lamiera metallica e per prodotti stampati in plastica.
Individuare la forma dei rinforzi
Introduciamo il Reinforcement Derivation Method (RDM)®, uno strumento automatizzato di nuova generazione che identifica il posizionamento più efficiente del materiale per rinforzare la struttura.